Scoprire come iniziare con il modellismo ferroviario è molto semplice, si tratta di un’attività adatta sia per bambini che per adulti. Imprescindibili, ovviamente, sono la passione e la curiosità per questo affascinante mondo.
Il modellismo ferroviario, chiamato anche fermodellismo, si occupa della costruzione di riproduzioni in scala ridotta di ferrovie, locomotive e di tutto ciò che ha attinenza con esse. Diffusa in Italia da Italo Briano, questa branca del modellismo riunisce tutti gli appassionati e i professionisti che ne hanno fatto un lavoro, adulti e bambini, curiosi ed esperti.
Quanti tipi di modellismo ci sono?
In generale, il modellismo è tanto un hobby quanto un’attività artigianale che consiste nella costruzione di modellini in scala di vari oggetti di diverse dimensioni. Se è vero che la figura del modellista artigiano sta scomparendo, sostituita dall’avanzare della tecnologia, non si può dire altrettanto del modellismo hobbistico. Ma quanti tipi di modellismo ci sono? Il panorama in questo senso è ampio e variegato, e sono sempre di più le persone che si dedicano alla realizzazione di modellini perché spinti dalla passione.
Tra i vari ambiti del modellismo hobbistico, i principali sono:
- Automobilistico e motociclistico
- Architettonico: edifici e costruzioni
- Navale
- Ferroviario
Ognuno di questi ambiti ha le sue specificità. Quello inerente al mondo dei treni, ad esempio, si raggruppa per scala e per scartamento, ovvero la distanza tra le due rotaie che compongono il binario. Gli standard per questi due criteri sono riconosciuti dall’associazione fermodellistica europea MOROP.
Il modellista ferroviario comprende la costruzione sia di diorami, ossia scene statiche, che di plastici: riproduzioni inserite in un contesto geografico. La differenza tra i due termini risiede nel fatto che il primo è la ricostruzione molto dettagliata di un segmento di paesaggio ferroviario, mentre il plastico è composto da uno o più itinerari operativi.
Come si chiama chi è appassionato di modellismo?
Vi state chiedendo come si chiama chi fa modellismo? Le persone che praticano quest’arte prendono generalmente il nome di modellista: colui che si dedica alla costruzione di un modello, in scala, di un prodotto o un oggetto. I praticanti del fermodellismo, come si può immaginare, si chiamano fermodellisti e sono rappresentati dalla FIMF: la Federazione Italiana di Modellismo Ferroviario.
Questa federazione si propone di riunire gli appassionati del mondo ferroviario e mettere in contatto i modellisti con gli amatori, promuovendo e diffondendo l’interesse per le Ferrovie e i mezzi di trasporto su rotaia.
Come iniziare a costruire un plastico ferroviario?
Iniziare a costruire un plastico ferroviario, come accennato all’inizio di questo articolo, non deve scoraggiare i meno esperti: chiunque può approcciarsi a questa branca del modellismo.
Ci sono diversi fattori da considerare prima di mettersi all’opera:
- Lo spazio: se si intende realizzare un plastico, sicuramente bisognerà decidere lo spazio da dedicargli. Il prossimo punto aiuta a capire se poterne costruire uno di grandi dimensioni o uno più ridotto.
- La scala: in commercio esistono diverse scale ferroviarie (che analizzeremo nei prossimi paragrafi) e la scelta di quale adottare dà un’idea della grandezza del plastico.
- Ambientazione: per essere il più fedeli possibile al tipo di paesaggio scelto, bisogna tenere in considerazione le caratteristiche come pendenze, curve, coste…
- Analogico o digitale: il primo plastico prevede l’installazione di cablaggi, quello digitale ricorre invece all’utilizzo di centraline di comando e controller.
Dopo aver esaminato questi fattori, il primo passo pratico per entrare in questo universo è, spesso, quello di acquistare un kit di partenza e dilettarsi nella costruzione di una piccola riproduzione. Generalmente, la regola da seguire per capire quale scala utilizzare è l’età dell’hobbista: più è piccolo di età, più grande è la scala che si consiglia di utilizzare per incominciare a fare modellismo ferroviario.
Quali sono le scale dei trenini elettrici?
Quando si decide di costruire un plastico ferroviario, uno degli aspetti più importanti è la scelta della scala da adottare, cioè lo standard di misura con cui vengono create le riproduzioni rispetto al vero. Quali sono le scale dei trenini elettrici? Vediamo di seguito le più diffuse.
- Scala N (1:160): lo scartamento standard di questa scala è di 9 mm e il suo nome deriva proprio da quest’ultimo numero che, nella maggior parte delle lingue europee, inizia proprio per N. Nella classificazione ufficiale, determinata dagli standard delle Norme Europee di Modellismo Ferroviario e della National Model Railroad Association, è posizionata tra la scala Z e la scala TT (1:120).
- Scala 1 (1:32): questa scala permette una produzione di carrozze e vagoni di grandi dimensioni, dove i dettagli sono più visibili. Di conseguenza, se si sceglie questa scala, bisogna mettere in conto un ampio spazio dove poter costruire il proprio plastico. Il suo scartamento normale è di 45 mm.
- Scala G (1:22,5): è la scala che si utilizza all’aperto, dove G sta per garden – giardino. Le carrozze e i vagoni sono molto robusti ma, al giorno d’oggi, contemporaneamente ricchi di dettagli e con grande stabilità di marcia.
- Scala Z (1:220): è la scala più piccola tra quelle prodotte e, per questo motivo, un po’ meno dettagliata. Un grande vantaggio si trova, appunto, nelle ridotte dimensioni, tanto da poter contenere il plastico in una valigetta. Il suo scartamento è di 6,5 mm.
A cosa corrisponde la scala H0?
Nell’elenco precedente manca una scala che è, probabilmente, la più diffusa al giorno d’oggi in Europa e nell’America settentrionale. La scala H0.
A cosa corrisponde la scala H0? Questa scala di rappresentazione usata nel fermodellismo esprime il rapporto di riduzione di 1:87 e il suo scartamento è di 16,5 mm. Il nome deriva dal tedesco e significa “metà zero”. Inizia a diventare popolare alla fine degli anni cinquanta, quando si comincia a ricercare un maggiore realismo nella riproduzione dei dettagli.
Attualmente, in Italia diverse aziende che confezionano modellini per plastici ferroviari hanno deciso di produrli solamente con la scala H0.
Il museo Hzero prende il nome proprio da questa scala. Il grande plastico ferroviario di 280 mq, costruito utilizzando questo modello, è racchiuso in una realtà museale con sede a Firenze. Un chiaro esempio della passione per il fermodellismo, che l’ideatore e realizzatore Giuseppe Paternò Castello di San Giuliano ha portato avanti fin dagli Anni Settanta, costruendo quello che oggi è uno dei plastici più estesi d’Europa.
Scopri come calcolare la scala dei modellini
Se hai un modellino di treno e vorresti scoprire in quale rapporto di riduzione è stato prodotto, ecco come si calcola la scala dei modellini.
Il primo passaggio consiste nel misurare la lunghezza del tuo modellino; puoi farlo comodamente con un righello. Una volta appuntato questo dato, ti occorre la misura reale del vagone, che puoi reperire su internet.
A questo punto, ti basterà dividere la lunghezza reale del vagone per quella del modellino. Al risultato ottenuto, anteponi un 1, come frazione, per ottenere il numero reciproco. Ecco calcolata la scala dei modellini.
Per fare un pratico esempio, ipotizziamo che il nostro vagone misuri 26 metri nella realtà e che il nostro modellino sia di 29,9 centimetri, ossia, per eseguire l’operazione matematica con la stessa unità di misura, 0,299 metri.
La divisione sarà 26/0,299 e il risultato è pari a 87. Il reciproco di questo numero è 1:87, ossia il rapporto di riduzione della scala H0.
La risposta al nostro piccolo problema matematico iniziale, quindi, è che il modellino è stato riprodotto utilizzando la scala H0.
Dove vedere un plastico ferroviario?
Ora che conosci tutti gli elementi per costruire un plastico ferroviario, ti resta un solo passaggio per poter cominciare a realizzare il tuo: vedere un plastico ferroviario. Dunque, perché non prendere ispirazione da uno dei plastici più grandi d’Europa?
Hzero, l’impresa ferroviaria in miniatura, è quello che fa per te! Uno spazio museale che sorge negli spazi dell’ex cinema Ariston a Firenze e che ospita un plastico ferroviario di ben 280 mq.
Prenota una visita e lasciati trasportare dal racconto esperto delle guide, partecipa alle attività laboratoriali o semplicemente passeggia lungo il percorso pensato appositamente per far immergere gli spettatori nell’affascinante mondo ferroviario.
Prendi spunto dal plastico realizzato in oltre 50 anni di passione e dai vita alla tua opera d’arte!