Un viaggio alternativo: cosa vedere a Firenze di poco turistico

I dati dell’affluenza turistica del 2023 parlano chiaro: Firenze, ad esclusione della capitale, è la città italiana che nell’ultimo anno ha accolto più turisti. Un secondo posto che non deve stupire vista l’ampiezza dell’offerta; oltre 10 milioni di turisti apprezzano in ogni stagione le ricchezze storiche, artistiche, culturali, enogastronomiche. Chi non vorrebbe trovarsi, almeno una volta, circondato dal Duomo di Firenze (con l’inconfondibile cupola del Brunelleschi), dal Battistero di San Giovanni e dal Campanile di Giotto? Chi non vorrebbe ammirare l’esercizio di perfezione nelle forme del David? Chi non vorrebbe incontrare dal vivo le opere di Botticelli, Tiziano, Da Vinci, Giotto, Caravaggio, in uno dei complessi museali più affascinanti al mondo?

Per quanto fonte inesauribile di meraviglia, queste attrazioni, giustamente blasonate, sono le mete principali in cui si concentra il turismo di massa. Una fruizione fatta anche – purtroppo – di lunghe code, prenotazioni obbligatorie, attese, confusione. Accanto alle classiche mete, tuttavia, esiste un’altra città, una Firenze non turistica che può regalare, agli sguardi giusti, altrettanta meraviglia. In questo articolo vi proponiamo dunque un viaggio alternativo: ecco cosa vedere a Firenze di poco turistico. Siete pronti a partire?

 

Tour della Firenze non turistica in quattro tappe

Ecco il bello della città-culla del Rinascimento italiano: l’abbondanza di tesori universalmente riconosciuti ma anche la presenza di piccole perle, tutte da svelare. Partiamo dunque per un viaggio che attraversa località meno frequentate, lontane dal vortice del turismo di massa e ricche di fascino, fino ad arrivare alle cose da vedere a Firenze che nessuno sa.

Iniziamo da un cancello in Via Trento. Varcata la soglia accediamo a un giardino fiabesco. Si tratta degli Orti del Parnaso. Una tappa ideale per i bambini e per chiunque voglia richiamare lo stesso spirito di scoperta. Ad accoglierci: una scultura a forma di serpente, o di drago. È il primo guardiano di un territorio a metà tra realtà e leggenda. Sul Monte Parnaso (che dà il nome al parco) si dice che Apollo abbia ucciso un gigantesco serpente. Superata la creatura, ci si può addentrare nel Tepidarium del Roster: un’antica serra in stile liberty – una delle più grandi d’Europa – carica di suggestioni e di vita. Un territorio dal fascino davvero unico, in cui perdersi e ritrovare percezioni.

Continuiamo il viaggio nella Firenze non turistica cambiando dimensione. Proprio al di sotto di Palazzo Vecchio inizia la nostra discesa. Se vi piacciano i luoghi insoliti e ricchi di mistero, la Firenze sotterranea è proprio quello che fa al caso vostro. Scendiamo le scalinate, esploriamo stanze sepolte e corridoi – detti “burelle”, anche nell’Inferno di Dante. Luoghi esplorati già in epoca medievale e testimoni della storia fiorentina sommersa nei secoli.

Una volta riemersi, andiamo alla ricerca di Clet. Se ancora non lo conoscete: è un artista francese che ha subito il fascino di Firenze e ne ha fatto la casa delle proprie creazioni. Sulla riva sinistra dell’Arno, a pochi passi dal Ponte delle Grazie, c’è il suo studio, ma le sue opere sono disseminate in tutta la città. Anticonformista e irriverente, Clet è famoso per la street art sui cartelli stradali, trasformati in geniali installazioni artistiche. Tenete gli occhi aperti per scovarle tutte.

Il nostro tour ci porta poi in un luogo quasi magico, così vicino a Santa Maria Novella, ma così lontano dal caos del turismo…

 

Firenze senza prenotazione – Stazione di arrivo: HZERO

Siamo arrivati ad HZERO. Una delle risposte migliori alla domanda Cosa vedere a Firenze senza prenotazione. Basta attraversare l’ingresso per avere la sensazione di entrare in uno spazio che non ha niente a che fare col “fuori”. Gli spazi dell’ex cinema Ariston – di cui ancora si sentono gli echi – sono adesso la casa di uno dei plastici ferroviari più grandi d’Europa. Attraversiamo il tendone rosso e ce lo ritroviamo davanti. Possiamo avvicinarci, camminare tra i paesaggi più vari. Oltre 280 mq di binari che attraversano colline, ponti, gallerie, città. Lo sguardo si appiglia a un lampione, a due innamorati su una panchina, al tetto spiovente di un cottage, a un vagone di passaggio, ci si aggrappa come a un treno preso al volo. E intanto la luce del lampione si accende, il treno scompare dietro la collina, è arrivato l’autunno. È uno spettacolo senza precedenti, in cui tutti sono in prima fila. Adulti, bambini, appassionati di trenini, curiosi.

 

HZERO: Il museo dentro il centro, fuori dal caos

Entrare da HZERO è un po’ come attraversare un varco spazio-temporale. Bastano pochi passi per lasciare il caos del turismo là fuori. Dentro HZERO il tempo scorre lento sui binari e veloce sui pannelli delle stagioni. Il plastico è immerso nella tranquillità, così lontano dal fervore delle piazze. Se saliamo le scale possiamo accedere alla galleria: da lì abbiamo una visione totale sull’intero plastico. Ne ammiriamo l’armonia, è un microcosmo perfetto, in equilibrio. Quando pensiamo a cosa vedere a Firenze di poco turistico, HZERO ha un posto speciale: è un mondo fuori dal mondo, a cinque minuti dalla stazione. Un luogo da visitare coi bambini, da vivere in prima persona attraverso i laboratori dedicati, oppure in cui ritagliarsi un momento di pace privata, da osservare da dietro le vetrate, prima di tornare fuori. Oppure come una visita di cortesia: con l’intenzione di non restare ancora per molto, e il piacere di fermarsi un altro po’.